
Il primo e più eclatante caso di sputo a favor di telecamera è senza dubbio l'amorevole trattamento riservato da Rijkaard a Völler nei mondiali del '90. A gioco fermo l'olandese aveva provveduto ad inzaccherare il rivale teutonico. Il gesto fu poi ripetuto con notevole successo dopo l'espulsione di entrambi, lungo la strada per lo spogliatoio. Ma allora non c'era la prova tv, e la faccenda finì lì.
Poi è arrivata la prova tv, e la festa per i "lama" è finita. Tra i primi a farne le spese fu uno spigolosissimo Antonio Carlos Zago, difensore carioca della Roma scudettata. Nel 1999, si gioca un accesissimo derby, che vede la Roma surclassare i cugini laziali. Il risultato finale sarà 4-1, ma la partita consegna alla storia il plateale sputo di Zago a Simeone. Fu una delle primissime prove tv della storia del calcio, l'unico precedente in Italia era di appena due mesi prima: la squalifica di Ibrahim Ba per una testata a Macellari a palla lontana. Zago si prenderà 3 giornate di squalifica.


Comunque neanche oltremanica pare che disdegnino il gesto. Anno 2008. Nella partita più importante che una squadra europea possa affrontare, la finale di Champions League, il capitano dei Blues John Terry non riesce a contenersi. E, furioso per l'espulsione di Drogba a seguito di una rissa, regala un sputo "mimetico" ai danni dell'attaccante del Manchester United Tevez. Al di là della prova tv, ci ha pensato la sorte a sistemare le cose: i rigori tra Chelsea e United hanno consegnato la coppa ai Red Devils, proprio grazie all'ultimo fatale errore di Terry.
Ci sono poi dei casi in cui l'applicazione della prova tv ha suscitato notevoli dubbi. Il più clamoroso è quello di Samuel, che fu punito con tre turni di stop per un presunto sputo a Pavel Nedved. Presunto perché la saliva non colpì mai il giocatore ceco e, anche se lo sguardo del difensore argentino era rivolto verso l'avversario, la distanza tra i due poteva suggerire che si trattasse di un semplice sputo a terra. Ma per il giudice sportivo non fu così. Un analogo caso ha riguardato Couto e Bogdani, con il primo discolpato addirittura dal diretto interessato. Ma anche il quel caso il giudice non ne volle sapere niente.
E poi c'è Cristiano Ronaldo. Il suo celebre sputo non è ai danni di un avversario, ma di un cameraman. L'asso portoghese sta uscendo dal campo, dopo aver perso la semifinale dell'Europeo contro la Spagna. La telecamera lo segue lungo la passeggiata verso gli spogliatoi. Scuro in volto, arrabbiato e frustrato, Ronaldo volge lo sguardo in favore di inquadratura e riserva al cameraman il "trattamento Rijkaard". Gesto ingiustificabile, ma mettetevi nei suoi panni...