1995, il Genoa in B: tre tifosi morti d'infarto

In Italia il calcio è un po' come una religione. In certe città l'attaccamento ai propri colori trascende la pura passione e diventa qualcosa di molto simile alla fede. Una di queste città è Genova, in particolare la sponda rossoblù. Il Genoa è la squadra professionistica che vanta la storia più lunga. Una storia fatta di grandi gioie (9 scudetti e una Coppa Italia) e grandi delusioni, la più recente delle quali la retrocessione in Serie C nel 2005. In quell'anno il Genoa stava per tornare in Serie A dopo un decennio di assenza. Ma una presunta compravendita di partite condannò il Grifone alla doppia retrocessione: dall'agognata Serie A al semiprofessionismo.
Quel 2005 sembrava essere l'anno buono per la fine del terribile decennio iniziato nel 1995. Anno in cui per la prima volta la retrocessione di una squadra fu decisa ai rigori.


Stagione 1994/1995. Il Genoa termina il campionato quartultimo a pari merito con il Padova, dopo una strabiliante ed emozionante rincorsa alla "quota 40". La salvezza viene decisa dallo spareggio in campo neutro. A Firenze le due formazioni si incontrano il 10 giugno 1995.
Nei 90' minuti regolamentari la partita termina 1-1, con i gol di Vlaovic e Skuhravy nel primo tempo. Il Padova gioca meglio, ma non riesce ad avere la meglio, neanche dopo i supplementari. Grande protagonista il portiere rossoblù Spagnulo, ultimo baluardo davanti al baratro della B. E così, per la prima volta nella storia della Serie A, sono i calci di rigore a decidere la retrocessione di una squadra.

Ma neanche il quasi imbattibile Spagnulo riesce a regalare al Genoa l'ultimo sogno. Errore di Galante e  rigore decisivo di Kreek. Al sesto tiro dal dischetto lo spareggio ha un vincitore. Il Padova è salvo, il Genoa è in B. Una partita ad alta tensione emotiva, con finale thrilling. E tre tifosi genoani non hanno retto. Due di loro erano allo stadio. Mirko Pilotti, 50 anni, e Paolo Domenico Risso, 42, sono stati stroncati da un infarto durante il secondo tempo. Un terzo, Giuseppe Talmini, è morto davanti alla tv.
Al dramma genoano, fanno da contraltare le scene di giubilo dei giocatori e dei tifosi del Padova. E come dimenticare Alexi Lalas che issa la statuina di Sant'Antonio avvolta nella bandiera americana...



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