
Arriva un giorno in cui l'occasione buona sembra presentarsi. Il 20 febbraio la Juve va a Venezia. Partita facile facile. Vantaggio Juventus proprio con Del Piero, ancora su rigore. Si aprono così grandi spazi per il contropiede bianconero. Spazi prontamente sfruttati da Inzaghi, particolarmente in vena quel giorno. E infatti, per ben tre volte il bomber si presenta a tu per tu con il portiere. Le prime due volte avrebbe un appoggio facile per un compagno, ma decide di andare da solo e concludere a rete. Doppietta.
La terza volta, sempre Inzaghi anticipa un compagno di squadra e deposita in rete una palla vagante in area. Tripletta.
Ebbene, tutte e tre le volte quel compagno di squadra altri non è che Del Piero. Che la prima volta esulta al gol di Inzaghi. La seconda volta abbozza un'esultanza. La terza... no, la terza volta non ce la fa proprio. E così il suo digiuno si prolunga (dovrà aspettare la penultima giornata di campionato, contro il Parma) e la storia che non corresse proprio buon sangue tra i due attaccanti si arricchisce di un altro capitolo.
Il primo gol di Inzaghi
Il secondo gol di Inzaghi
La terza volta, sempre Inzaghi anticipa un compagno di squadra e deposita in rete una palla vagante in area. Tripletta.
Il terzo gol di Inzaghi
Ebbene, tutte e tre le volte quel compagno di squadra altri non è che Del Piero. Che la prima volta esulta al gol di Inzaghi. La seconda volta abbozza un'esultanza. La terza... no, la terza volta non ce la fa proprio. E così il suo digiuno si prolunga (dovrà aspettare la penultima giornata di campionato, contro il Parma) e la storia che non corresse proprio buon sangue tra i due attaccanti si arricchisce di un altro capitolo.