Jürgen Sparwasser, a sinistra, Erich Hamann, a destra |
Quel giorno si affrontavano le due squadre favorite per la qualificazione al turno successivo. In realtà erano già qualificate entrambe, ma la partita valeva la leadership. Le due squadre in questione erano Germania Ovest, paese ospitante, e Germania Est. Una sfida storica, senza precedenti.
A dire il vero un precedente c'era stato, due anni prima al torneo olimpico. Ma il regolamento delle olimpiadi all'epoca vietava di convocare giocatori professionisti. Così la Germania Ovest schierò una nazionale giovanile, mentre quella Est schierò una nazionale di tutto rispetto (i calciatori in Germania Est non erano formalmente dei professionisti). E la sfida se la aggiudicò proprio la DDR per 3-2.
A dire il vero un precedente c'era stato, due anni prima al torneo olimpico. Ma il regolamento delle olimpiadi all'epoca vietava di convocare giocatori professionisti. Così la Germania Ovest schierò una nazionale giovanile, mentre quella Est schierò una nazionale di tutto rispetto (i calciatori in Germania Est non erano formalmente dei professionisti). E la sfida se la aggiudicò proprio la DDR per 3-2.
Ma questa volta la faccenda è diversa. Tutte e due le squadre presentano la migliore formazione possibile ed i pronostici, stavolta, sono tutti per la BRD. - Per la cronaca: la BRD (Bundesrepublik Deutschland) è la Germania Ovest e la DDR (Deutsche Demokratische Republik) è la Germania Est. - Inutile dire quale portata avesse l'evento a livello extracalcistico. D'altronde le sfide sportive erano le uniche che mettevano in maniera diretta uno contro l'altro Occidente ed Oriente. Gli unici sprazzi di calore (agonistico) in un clima estremamente freddo.
La stretta di mano tra i capitani Beckenbauer e Bransch |
Ma al 77' minuto succede quello che non ti aspetti. Possesso per la Germania Est, nella classica divisa blu. Palla a Hamann che avanza sulla sinistra. Lancio lungo verso Sparwasser che controlla di testa (più naso che fronte), mettendo fuori causa Vogts e Höttges (!), e trafigge Maier in uscita.
A cantare ora sono solo i pochi tifosi orientali. Lo stadio è ammutolito. La Germania Est vince partita e girone. Il gol di Sparwasser viene subito messo a disposizione della propaganda (la lega calcio tedesca dell'est era guidata da uomini della Stasi). Leggenda narra che all'attaccante furono regalate addirittura un'automobile e una casa (notizia smentita dal diretto interessato). Sparwasser assunse ad idolo delle folle e a simbolo della battaglia contro il capitalismo.
Poi, in virtù di incroci sfavorevoli, alla Germania Est toccò in sorte un girone con Argentina, Brasile ed Olanda e fu eliminata. All'Ovest, invece, toccarono Polonia, Svezia e Jugoslavia e alla fine vinse il Mondiale (qualcuno dice che la sconfitta contro i cugini fu frutto proprio di un calcolo di opportunità...). Ma il gol di Sparwasser rimarrà per sempre nel cuore di tutti i "tedeschi orientali", il simbolo di una rivincita.
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